Bio

Paolo Graldi, nasce a Bologna il 27 maggio del 1942, città a cui è stato legatissimo per tutta la vita. Sin da giovanissimo scrisse per alcuni giornali locali iniziando poi a collaborare con Paese Sera, come “abusivo” . Rammentava spesso che il suo direttore dell’epoca gli ripeteva “ricordati che non avrai mai un contratto”. Nel 1975 fu chiamato al Corriere della Sera, dove rimase per 20 anni, fino a diventare Capo della redazione romana, seguendo gli anni tormentati del terrorismo e le vicende politiche di maggior rilevanza. Di quell’epoca sono le sue interviste a Giovanni Falcone, Tommaso Buscetta e molti altri. Nel 1993 viene chiamato da  Sergio Zavoli come vicedirettore de Il Mattino di Napoli. Dell’esperienza partenopea gli fu particolarmente cara la ricerca della verità sulla morte di Giancarlo Siani, giovane collaboratore della testata, morto per mano della Camorra. Anni intensi e pieni di passione e come soleva ripetere: “Dal Mattino nessuno se ne potrà mai andare a testa bassa”
Rimase al timone del quotidiano di via Chiatamone fino al 1999, quando passò alla direzione del Messaggero. Qui occupò il ruolo di direttore responsabile per tre anni e concluse la sua carriera come direttore editoriale del gruppo. Fino alla fine Paolo Graldi è stato uno dei principali editorialisti del gruppo Caltagirone, scrivendo per il Messaggero, il Mattino e Il Gazzettino di Venezia, diventando anche un volto noto come commentatore e opinionista per la per la televisione. Sul piccolo schermo ha collaborato a quasi tutte le trasmissioni di Enzo Biagi, e con Sergio Zavoli è stato caporedattore per “La notte della Repubblica” e “Viaggio intorno all’uomo”. Per Rai 1 ha firmato anche l’inchiesta in 20 puntate. “Io e il fumo”, “Io e il telefono”, “Io e il Cibo”. Per Rai Parlamento ha condotto per tre anni “Parole in gioco”. A La7 ha lavorato alla serie biennale di “Effetto domino, tutto fa economia”. Ha negli anni condotto e diretto diverse trasmissioni radiofoniche, fra cui il Giocone.
È stato sceneggiatore di film come “Il caso Lafarge”, “il caso Stawinsky”, “Ladri e quadri”. Paolo Graldi è infine stato il Preside della Scuola Superiore di Giornalismo presso l’università Internazionale Luiss di Roma. Ha vinto diversi premi per la sua carriera, tra cui il Premio Scanno, Città di Roma, Città di Milano, il Premio Ischia di Giornalismo,il Premio Sgarlata, il Premio Charlot. Oltre al giornalismo la sua grande passione è stata la Ferrari, di cui è stato tifoso sempre, “nella buona e nella cattiva sorte”: “Due cose al mondo amo immensamente…Una è la Ferrari.”